HLM: the new TNM-like classification for heart failure


HLM: la nuova classificazione TNM-like per lo scompenso cardiaco
Paolo Severino, MD; Rossana Scarpati, MD; Mariateresa Pucci, MD; Andrea D’Amato, MD; Marco Valerio Mariani, MD; Massimo Mancone, MD, PHD; Francesco Fedele, MD, FACC, FESC.
Dipartimento di Scienze Cardiovascolari, Respiratorie, Nefrologiche, Anestesiologiche e Geriatriche, Sapienza Università di Roma

Abstract

1) Introduzione. Lo scompenso cardiaco (SC) è una sindrome clinica associata ad un’elevata mortalità e a frequenti ricoveri nonostante i progressi in termini di prevenzione e terapia. La stratificazione prognostica di questi pazienti si basa sulle classificazioni ACC/AHA, NYHA e MAGGIC score, che tuttavia presentano diversi limiti, primo fra tutti la cardiocentricità. Recentemente, abbiamo proposto una nuova classificazione, chiamata HLM, ispirata alla stadiazione oncologica TNM, che valuta il danno cardiaco (H come T), il coinvolgimento polmonare (L come N) e il malfunzionamento degli organi periferici (M come M) quali rene, fegato, cervello e sistema ematopoietico.
2) Scopo. L’obiettivo del nostro studio è valutare l’efficacia della classificazione HLM, in termini di stratificazione del rischio di riospedalizzazione per eventi maggiori cardio-cerebrovascolari (MACCE) e di mortalità cardiovascolare nei pazienti con SC, confrontandola con la NYHA, ACC/AHA e il MAGGIC score.
3) Metodi e risultati. È in corso uno studio prospettico osservazionale multicentrico che prevede l’arruolamento di pazienti consecutivi affetti da, o a rischio di, SC. Ogni paziente viene classificato in ingresso e dimissione secondo HLM, NYHA, ACC/AHA e MAGGIC score e tutti i pazienti arruolati vengono sottoposti a un follow-up a 1, 3, 6 e 12 mesi per valutare il tasso di riospedalizzazione per MACCE e la mortalità cardiovascolare. Così facendo, vengono pertanto confrontate le diverse nosologie in termini di stratificazione del rischio di mortalità e riospedalizzazione e in termini di miglior inquadramento del paziente e del grado di compromissione funzionale.
4) Conclusioni. Questo studio si propone di dimostrare che la classificazione HLM è più affidabile, rispetto a NYHA, ACC/AHA e al MAGGIC score, nell’identificazione del paziente affetto da SC a uno stadio iniziale, a uno stadio avanzato o a uno stadio terminale, valutando il suo potere prognostico per il rischio di riospedalizzazione per MACCE e di morte cardiaca. Tutto ciò è reso possibile dalla capacità della classificazione HLM di effettuare una valutazione non solo della funzionalità cardiaca, ma anche del coinvolgimento polmonare e degli organi periferici. Conseguentemente, l’HLM rappresenterebbe uno strumento utile nella pratica clinica consentendo al medico di effettuare scelte terapeutiche adeguate, in relazione al grado di compromissione sistemica correlata al quadro cardiaco, secondo un principio di maggior appropriatezza economica ed etica.

Parole chiave: Scompenso cardiaco, Classificazione, Prognosi, Riospedalizzazione, Mortalità cardiovascolare

Abstract

1) Background: To better classify patients with heart failure (HF), we proposed a new staging system named HLM, which refers to heart damage (H), lung involvement (L), and malfunction (M) of peripheral organs such as kidney, liver, brain and hematopoietic system, in analogy to TNM classification used in oncology.
2) Purpose: The aim of the study is to validate HLM as nosology for HF patients, comparing it with the most used classifications such as NYHA, ACC/AHA and MAGGIC score to assess the most accurate prognosis of HF patients in terms of rehospitalization for major adverse cardiac and cerebrovascular events (MACCE) and cardiac death at 1, 3, 6 and 12 months follow up.
3) Methods and results: A multicentre prospective and observational study is ongoing in which we are enrolling consecutive patients with, or at risk for, HF. According to HLM classification, all parameters for heart, lungs and peripheral organs function are collected and each patient is classified, at the entrance and at the discharge, according to HLM, NYHA, ACC/AHA and MAGGIC score. A 1, 3, 6 and 12 months follow up was performed to verify rehospitalization for MACCE and cardiac death.
4) Conclusions: The study seems to show as HLM classification has greater prognostic power compared to NYHA, ACC/AHA and MAGGIC score to stratify risk of rehospitalization for MACCE and of cardiac death in HF patients. Furthermore, HLM results to be more accurate than the other nosologies in identifying early, advanced and end-stage HF patient, due to his systemic approach, which evaluates heart, lung and peripheral organs involvement. Therefore, HLM could provide a more accurate medical approach in terms of economic and ethic appropriateness; this means that a wider and holistic approach should be used in HF patients, changing the “cardiocentric” methodology of the common classifications.

Key words: Heart failure, Classification, Prognostic stratification, Rehospitalisation, Cardiovascular mortality


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